Descrizione

Piccolo comune del Canavese a soli 8 chilometri da Ivrea e a cinquanta da Torino: a soli 7 minuti dal casello autostradale.

Nel 2014 è stato dichiarato Borgo Sostenibile del Piemonte: iniziativa che promuove luoghi e destinazioni turistiche sostenibili. Il progetto della Regione Piemonte e Environment Park (parco scientifico tecnologico per l’ambiente) mette al centro le buone pratiche energetico-ambientali e la tutela dell’ambiente.

Il cuore del paese presenta case d’impianto medievale, appartenenti un tempo alla Regione Pianavilla: ricetto del vicino Castello dei San Martino di Parella, oggi sede del progetto Vistaterra che, attraverso attività, eventi e spazi, desidera contribuire al rilancio del territorio del Canavese e del suo patrimonio naturale, culturale e eno - gastronomico.

L’antica funzione del centro storico si evince per la presenza di cellule edilizie dal perimetro contenuto: un tempo adibite a grange dotate di orti e coltivi, contigui all’ampia distesa dei prati della Roggia con passaggi carrai voltati, aperti su corti dal fascino antico e loggiati con archeggiature di tipo Canavesano.

Dal centro abitato le strade serpeggiano raggiungendo Regione Cimavilla, in un contesto naturalistico di rara suggestione. Qui, nella parte alta del paese, nei primi del ‘900, committenti autorevoli, personalità della cultura e dell’imprenditoria del tempo, realizzarono pregevoli ville signorili. Dai loro vasti giardini e parchi secolari, colori, profumi e visuali si dilatano e compenetrano sino alla soprastante corona di vigne storiche e antichi cascinotti, frutteti, boschi e ordinati vigneti, a oltre 300 metri di altitudine.
Inaspettati panorami grandangolari: privilegiati scenari da una balconata naturale d’incredibile bellezza che offre uno dei più grandiosi panorami sull’Anfiteatro Morenico e sulla Serra d’Ivrea.

Il pittore ligure Ernesto Rayper, caposcuola della pittura italiana del paesaggio, nella seconda metà del XIX secolo, fondatore della Scuola grigia ligure, frequentatore dei Macchiaioli toscani, nel 1870, fu ospite di Casa Giacosa. Apprezzò i luoghi tanto da dirsi: letteralmente entusitasto delle
Rocche che emergono, come scogliere, nel pieno centro abitato ed estendersi sino al Monte Mezzano, al confine con Loranzè. Ancora oggi le “Rocche” restano stesso luogo immutato di straordinaria bellezza: ambiente naturale, unico e fuori dal tempo, dove, in un bosco, è possibile camminare tra le rocce emergenti dei Verrous Glaciali, parte dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea.

Spazi elettivi di un cenacolo culturale unico e altissimo riunitosi intorno a Giuseppe Giacosa e ai suoi illustri familiari e congiunti. In prossimità de “La Grande Arca”, come Pastonchi ha definito la casa natale del poeta, paiono ancora echeggiare le note pucciniane di La bohème, Madama Butterfly e Tosca, di cui Giuseppe Giacosa è librettista.

Il centro abitato ospita il parco “Guido Rossa”, un ettaro di verde attrezzato: luogo di delizia e svago nel quale giocare e rilassarsi.

In prossimità del casello autostradale, nell’area industriale Ribes, il Bioindustry Park “Silvano Fumero” polo di eccellenza internazionale realizzato per promuovere e sviluppare la ricerca biotecnologica.

Vi aspettiamo a Colleretto Giacosa dove potrete intraprendere, a piedi o in bicicletta, piacevolissimi percorsi fra arte, poesia, musica e natura, meglio dettagliati nella apposita sezione del Sito, alla voce: Itinerari.

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